Ruolo strategico dei servizi pubblici per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese e per l’efficacia della spesa pubblica
di Luigi Gallo(*)
(*) Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC )- (Ce.D.A.) n. 2 – Castrovillari (CS)
I Servizi in Agricoltura nella nostra regione, in applicazione della normativa europea, sono stati istituiti con L.R. n. 11/92 modificata e integrata dalla L.R. n. 19/99. L’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) istituita con L.R. n. 66/12, esercitando le funzioni della ex ARSSA posta in liquidazione dalla L.R. n. 9/07, promuove e svolge i servizi di sviluppo dell’agricoltura, secondo la normativa della Unione Europea, nazionale e regionale, sulla base della programmazione regionale di settore. Nell’espletamento di questi compiti, l’ARSAC fornisce i servizi alle singole aziende agricole, attraverso le strutture territoriali competenti che sono i Centri di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.). In tutta la Calabria i Ce.D.A. sono 24 e ognuno ha competenza su una precisa area – dall’area del Pollino all’area dello Stretto – caratterizzata da diverse peculiarità agricole, comprendente il territorio di un numero variabile di comuni. Il personale dei Ce.D.A. appositamente formato, specializzato in divulgazione agricola, ha competenza specifica per interfacciarsi con gli imprenditori del settore agroalimentare, per fornire loro consulenza sulle tecniche colturali, sulla difesa delle piante, sulle tecniche di allevamento, sulla normativa, sulla manipolazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti, ecc.. Per meglio espletare l’attività, il personale si avvale anche dei Servizi Tecnici di supporto (Pedologia, Agrometereologia, Marketing territoriale, ecc.) e dei Centri Sperimentali Dimostrativi (CSD) della stessa ARSAC ma, a questo scopo, sono determinanti anche i rapporti che i Ce.D.A. hanno costruito nel tempo con tutte le Istituzioni di Ricerca agricola d’Italia (Università, CNR, CRA-Centri di Ricerca Agricola, ecc.) e ultimamente anche straniere. Per queste ragioni, i Ce.D.A. in Calabria, dall’inizio degli anni “90, hanno svolto e svolgono tuttora una funzione fondamentale per il trasferimento delle innovazioni in agricoltura, interessando le migliaia di aziende agricole in tutti i comparti produttivi. I progetti di ricerca e sperimentazione agricola di “interesse regionale”, che scaturiscono da esigenze immediate degli imprenditori agricoli, vengono proposti dai Ce.D.A. e, spesso, si svolgono, in collaborazione con Istituzioni di ricerca (Università, CNR, CRA, ecc.), presso i Centri Sperimentali Dimostrativi (CSD) che sono le strutture preposte all’uopo. I risultati di queste ricerche e sperimentazioni, non solo vengono pubblicati su prestigiose riviste nazionali e internazionali ma, ritornano ai Ce.D.A. per essere trasferiti sul territorio agli utenti finali: gli imprenditori del settore agroalimentare. L’esperienza maturata in oltre 30 anni di attività dimostra che proprio per la loro natura istituzionale, i Ce.D.A., sono ancorati al territorio e, per questo, strutture fondamentali al centro dell’organizzazione dei servizi che utilizzano in modo appropriato anche le altre strutture (CSD, Servizi Tecnici di supporto e altri ancora). Inoltre, il personale dei Ce.D.A., i Divulgatori Agricoli, come previsto dalla delibera della Giunta regionale n. 308/15 e successive modifiche e integrazioni relative all’applicazione in Calabria del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, dal 2016, in tutto il territorio regionale ha già svolto migliaia di corsi e altrettanti esami finali con la partecipazione di oltre 40000 utenti ai quali sono stati rilasciati i Certificati di abilitazione all’acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari, molti dei quali già rinnovati dopo i 5 anni mediante altrettanti corsi di aggiornamento.
Questo sistema formativo obbligatorio, unico in Calabria, in linea con la normativa europea, considerati gli argomenti trattati ai corsi, ha garantito e continua a garantire la tutela della salute umana e dell’ambiente. Dall’inizio degli anni 90 la Regione Calabria attraverso il Servizio fitosanitario ha rilasciato le autorizzazioni, secondo la vecchia normativa, per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari molto tossici, tossici e nocivi, affidando la formazione sempre ai Ce.D.A., anche quando dal 2006 questa competenza è passata alle Province. Quindi, dagli anni novanta in poi, precedentemente al 2016, i Ce.D.A., in tutto il territorio regionale, hanno svolto altre migliaia di questi corsi, partecipati da decine di migliaia di utenti. La formazione svolta dai Divulgatori Agricoli ha riguardato, ovviamente, moltissimi altri argomenti (le varie tecniche colturali e la difesa di specie arboree ed erbacee, gli allevamenti, l’apicoltura, il censimento della biodiversità e il rilancio di ecotipi locali, la trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, ecc.).
Pertanto, alla luce delle caratteristiche peculiari delle aziende agricole calabresi, prevalentemente piccole e medie, i servizi in agricoltura così strutturati, garantendo, per queste aziende, l’unico accesso ai servizi reali, sono assolutamente indispensabili perché straordinariamente determinanti nell’economia delle aziende agricole e del loro sviluppo pur con un limitato impiego di risorse finanziarie pubbliche. Dal rapporto tra i costi complessivi per i Servizi (personale, gestione strutture, ecc.) e il numero di aziende assistite, scaturisce un costo della Pubblica Amministrazione (ARSAC) per ogni singola azienda assistita di modesta entità, paragonabile con il costo sostenuto da ogni singola azienda associata alle Organizzazioni Professionali Agricole per diversi altri servizi. Il sistema pubblico dell’organizzazione territoriale dei servizi in agricoltura in Calabria, è stato determinante, oltre che per l’istruttoria delle singole domande per i pagamenti ARCEA, soprattutto nell’orientare gli imprenditori agricoli nella utilizzazione delle risorse dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) e per l’attivazione di specifiche micro filiere nei Programmi di Sviluppo Locale (PSL) predisposti dai vari Gruppi di Azione Locale (GAL), con una evidente efficacia della spesa pubblica. Per queste ragioni, per l’efficacia della spesa pubblica, per la creazione di nuove opportunità di lavoro e per uno sviluppo duraturo, anche l’attuazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2023-2027, non potrà fare a meno di questo sistema di servizi. I servizi pubblici in agricoltura, nella nostra regione, nel corso di oltre 30 anni – in seguito anche a studi realizzati in collaborazione con prestigiose Istituzioni di ricerca come Università, CNR, ecc. – anche con la valorizzazione e il rilancio dei prodotti locali – hanno determinato la trasformazione economica e lo sviluppo di molte realtà agricole della Calabria, creando nuove opportunità di reddito che sono sotto gli occhi di tutti e facilmente verificabili. Pertanto, l’organizzazione territoriale dei servizi dell’ARSAC, incentrata sui Centri di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.), che ha funzionato benissimo, può continuare a produrre nuove opportunità di reddito e di sviluppo.