Centro Sperimentale Dimostrativo di Val di Neto

Centro Sperimentale Dimostrativo Val di Neto: attività sperimentali in zootecnia e foraggicoltura

Il Centro Sperimentale Dimostrativo Arsac di Val di Neto è ubicato  in agro di Rocca di Neto e si estende su una superficie di Ha 62.

Durante il 2018, all’interno del Centro sono state svolte diverse attività sperimentali  tra cui alcune riguardanti la zootecnia e la foraggicoltura:

Selezione/miglioramento genetico e di allevamento nucleo bovino di razza Podolica ed ultimazione Progetto “Salvaguardia del bovino Podolico di ceppo Calabrese”

Nella prima fase è  stata effettuata una verifica morfo funzionale dell’intero nucleo bovino presente nel CSD Arsac di Val di Neto. Da questo nucleo di bovini, sono stati  selezionati i soggetti che meglio manifestavano le caratteristiche morfo- genetico, tipiche della  razza Podolica Ceppo Calabrese, rispondenti alle finalità di progetto.

La selezione è stata realizzata, in collaborazione con l’ARA (Associazione Regionale Allevatori) della Calabria con il supporto di  tecnico esperto. Sono stati selezionati i soggetti femminili più idonei e sono state attivate le procedure amministrative per l’acquisizione di un soggetto maschio “Toro” di altissima genealogia al fine di consentirne la monta naturale. Quest’ultima soluzione è da preferire alla tecnica di inseminazione artificiale, perché l’esperienza fin qui condotta fanno ritenere, per questa razza, una  tecnica con bassa percentuale di successo.

La finalità è quella di raggiungere un alto standard qualitativo dei bovini ed elevare il valore dell’allevamento con soggetti altamente performanti che potranno essere acquistati dagli allevatori dell’intero  territorio regionale.

Prove di consociazione di favino ed avena comune:

Tra le attività svolte all’interno del Centro, nell’ambito di una agricoltura sostenibile, sono state condotte anche prove di consociazione di favino ed avena comune. Tale consociazione ha permesso una semina senza apporto di fertilizzanti di sintesi o di matrice biologiche e senza l’utilizzo trattamenti diserbanti. La finalità della prova di consociazione, era l’ottenimento di un prodotto finale caratterizzato da un contenuto equilibrato di carboidrati e proteine e privo di sostanze residuali .

Il quantitativo di seme usato è stato di circa 60 Kg di Favino e 180 Kg di Avena Comune ad ettaro. La semina è stata condotta con spandiconcime centrifugo. Per consentire un corretto e regolare  rapporto tra le due essenze sono stati eseguiti, sullo stesso appezzamento, due passaggi ripetuti con le sementi delle due essenze.

I risultati ottenuti sono stati apprezzabili, sia sotto l’aspetto quantitativo delle produzioni in termini di sostanza secca prodotta, sia sotto l’aspetto del valore nutrizionale della stessa.  Da sottolineare, per quanto riguarda gli aspetti prettamente bio-agronomici, la completezza  e la mutualità  che le due colture hanno evidenziato durante tutto il ciclo

La prova per avere una sua valenza, dovrà  essere ripetuta almeno per altre due annualità su terreni con matrice diversa,  in quanto  la sperimentazione  è avvenuta su un campo, che dal punto di vista pedologico, presenta una tessitura  tendenzialmente argillosa.

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